Il settore minerario è un ambito industriale dove i nastri trasportatori in gomma devono affrontare applicazioni industriali estremamente sfidanti poiché a volte, può accadere debbano trasportare il materiale per distanze molto lunghe mentre in altre occasioni, possono essere portati a dover fronteggiare materiali pesanti e di grandi dimensioni.
Le miniere ricoprono un ruolo cruciale nell’attuale sistema economico e finanziario globale: da un lato, grazie all’estrazione, si ha accesso ad alcune delle risorse minerarie più importanti per le nostre industrie, come terre rare, dall’altro, permettono alle compagnie di estrazione mineraria che ne detengono diritti di esplorazione e sfruttamento di realizzare importanti fatturati.
Bauxite, oro, terre rare e argento sono solo alcuni dei differenti tipi di materiali minerario sfuso che può essere trasportato usando nastri trasportatori in gomma. A seconda della distanza da coprire e del materiale da trasportare, è possibile progettare la tipologia di nastri trasportatore più adatta all’applicazione considerata.
Le miniere sono normalmente ubicate in aree inospitali, a volte nel mezzo del deserto, a volte all’interno di foreste, ma ad ogni modo, lontano dalle aree costiere ed industriali ove i porti ricoprono una funzione cruciale per le opportune operazioni di carico della merce sulle navi.
In questo specifico contesto, dove le merci sfusi sono estratte e successivamente raffinate o caricate, potrebbe divenire necessario ricoprire lunghe distanze separanti le miniere da impianti industriali di raffinazione oppure terminal portuali. Per il trasporto dei minerali, comunemente è possibile scegliere fra due opzioni, camion o sistemi di trasporto a nastro.
Negli anni, molte società minerarie che hanno iniziato le proprie attività facendo affidamento su flotte di camion per coprire le lunghe distanze separanti miniere e porti oppure impianti di raffinazione (trattandosi di dozzine di km), hanno successivamente capito che non si trattava di una soluzione economicamente efficiente per due principali motivi:
Inoltre, il trasporto del materiale appena estratto dal sito di estrazione ai centri di raffinazione industriale e/o presso terminal portuali aveva anche un impatto importante sull’inquinamento delle aree circostanti, paesaggi, ma anche dei modesti (a livello dimensionale) centri urbani abitati a ridosso dell’area costiera.
In accordo a quanto affermato, le compagnie minerarie hanno iniziato una sorta di processo di rinnovamento atto a installare quelli che possono essere identificati come sistemi di trasporto a nastro per miniere: sistemi meccanici dove i materiali sfusi sono gestiti impiegando nastri trasportatori in gomma che differiscono in termini di composizione di carcassa e qualità delle mescole in gomma a seconda del materiale trasportato.
Questi sistemi possono essere trovati a ogni fase del processo minerario: all’interno di miniere sotterranee oppure in miniere a cielo aperto per estrarre merci sfuse oppure per movimentare queste merci dal sito minerario sino all’impianto industriale o al terminal portuale di riferimento.
A dire il vero, non importa quale sia l’applicazione finale, ogni sistema di trasporto a nastro può essere progettato, sviluppato e installato in accordo a specifiche caratteristiche e requisiti tecnici del materiale movimentato e dello spazio disponibile.
Quando si parla di nastri trasportatori in gomma che possono essere impiegati nell’industria mineraria, è possibile fare un’analisi sulla base di due aspetti principali:
Concentrandosi sul primo aspetto, quando si affrontano lunghe distanze di trasporto, normalmente superiori ai 500 metri, è altamente consigliato l’impiego di nastri trasportatori a carcassa metallica (chiamati SIDERFLEX in accordo alla nomenclatura SIG) affinché possa essere garantito un allungamento permanente ridotto e perciò vengano evitati problemi connessi alla manutenzione del nastro che potrebbero causare delle sostituzioni premature.
Infatti, se comparati ai nastri trasportatori a carcassa metallica, i nastri tessili (EP) non possono garantire i medesimi valori di allungamento permanente quando devono affrontare lunghe distanze; perciò, non possono essere la migliore soluzione possibile in quelle situazioni.
Il secondo aspetto da considerare riguarda le dimensioni e la forma del materiale trasportato: dipendendo da quanto grande o pesante un materiale possa essere, ma anche dal suo potenziale in termini di lacerazione e taglio, è possibile scegliere fra quattro differenti opzioni.
TEXTER è il nastro standard a carcassa EP che può rappresentare la migliore soluzione quando si trasportano materiali sfusi tradizionali, quindi non eccessivamente pesanti né aventi una specifica forma tagliente.
Al contrario, se in un sistema di trasporto di trovano materiali pesanti e di grandi dimensioni che cadono sulla copertura superiore del nastro, perciò causando seri problemi d’impatto, una possibile soluzione può essere rappresentata dal TEXBIND, il nastro a carcassa EpP con una speciale composizione di nylon e poliestere in ordito, rinforzata con una doppia trama speciale in nylon. Perciò può essere considerata una sorta di alternativa speciale rinforzata rispetto al TEXTER.
Ciò nonostante, in altre situazioni, può accadere che anche se non grande o tagliente, il materiale trasportato possa essere estremamente affilato e perciò possa tagliare la superficie superiore del nastro e penetrare profondamente nella carcassa, cagionando una sostituzione preventiva. Per evitare una tale situazione, il dipartimento tecnico di SIG ha sviluppato specifiche soluzioni a carcassa tessile rinforzate. Conosciuto come RIPSAVE, questo nastro a carcassa EP è equipaggiato con un rinforzo trasversale metallico nella copertura superiore per evitare che il materiale trasportato possa tagliare la carcassa tessile interna, anche se la copertura superiore è stata precedentemente danneggiata.Ultimo, ma non per importanza, all’interno della gamma SIG potrete anche trovare il SIDERFLEX, il nastro interamente composto da cavi metallici che rappresenta la migliore soluzione per il trasporto di materiali pesanti, taglienti e di grandi dimensioni quando cadono sulla copertura superiore, causando impatti importanti. Questo nastro è stato progettata per applicazioni industriali sfidanti, dove elevati carichi a rottura, incrementate resistenze contro l’impatto di materiali esterni e ridotti allungamenti permanenti sono richiesti.
Inoltre, è molto raro, ma in alcuni casi, se diviene necessario evitare dispersione di materiali e/o polveri, specialmente se un sistema di trasporto è installato in prossimità di aree urbane, per evitare l’inquinamento ambientale, i nastri trasportatori tubolari possono rappresentare una soluzione ottimale per fronteggiare questa problematica. Questi nastri sono conosciuto a causa della forma tubolare che possono assumere in specifiche aree per prevenire qualsiasi perdita del materiale trasportato.
Inoltre, possono verificarsi situazioni ove a causa della conformazione del sistema di trasporto, aventi conseguenze sulla velocità, l’inclinazione e la portata, alcuni nastri possono risultare più adatti di altri.
Per dare una chiara spiegazione di quanto affermato, di seguito potrete trovare un chiaro esempio di come una specifica applicazione industriale può influenzare la scelta finale di un nastro trasportatore: i "Crushers"sono macchinari industriali specificatamente progettatati per spezzare rocce di grandi dimensioni in massi più piccoli per facilitare le operazioni di movimentazione.
Normalmente, i nastri trasportatori installati all’interno di questi “sistemi di rottura” non sono particolarmente lunghi, poiché hanno uno sviluppo medio ci circa 10/20 metri.
In accordo a quanto affermato prima, si potrebbe pensare che dal momento che la distanza di trasporto è estremamente ridotta, i nastri EP possano essere una buona soluzione. Tuttavia, in questi sistemi di trasporto, la velocità è normalmente elevata, così come la portata, esponendo quindi i nastri ad un grande stress e la copertura superiore potrebbe essere danneggiata da grandi materiali che cadono sopra di essa. Perciò, SIDERFLEX, RIPSAVE e TEXBIND rappresentano la migliore soluzione dal momento che proteggono la carcassa interna del nastro da potenziali danni.
Sino a questo momento, sono state analizzate solo le caratteristiche meccaniche, ciò nonostante, anche quelle chimiche devono essere considerate per poter capire quale nastro sia il migliore in relazione all’applicazione industriale considerata.
Qualsiasi tipologia di materiale trasportato ha la sua specifica composizione chimica: alcuni possono essere estremamente abrasivi, altri possono soffrire delle perdite di oli mentre vi sono casi in cui alcune merci sfuse non necessitano di specifici accorgimenti.
Se ci si focalizza sui materiali abrasivi che potrebbero cagionare serie problematiche alla copertura superiore del nastro, connesse a perdite di spessore, negli anni, il dipartimento tecnico di SIG è stato in grado di reagire alle richieste dell’industria mineraria che domandavo miglioramenti sulle mescole in gomma antiabrasive. Perciò, oggi, un cliente può scegliere tre differenti opzioni:
Al contrario, a volte, il materiale trasportato può essere causa di problematiche connesse alla perdita di oli che possono potenzialmente danneggiare la carcassa interna, danneggiando seriamente tutta la struttura e consequenzialmente causando una sostituzione prematura. Perciò, per fronteggiare una tale situazione, SIG ha sviluppata due specifiche mescole in gomma atte a risolvere tale problematica:
Riassumendo, prima di progettare un nastro trasportatore per applicazioni minerarie, è veramente importate conoscere tutti questi aspetti tecnici (e chimici) per essere sicuri che si possa fornire un prodotto compiacente con tutti i requisiti obbligatori, in maniera tale da permettere al cliente di fare affidamento su soluzioni efficienti, evitando sostituzioni premature nonché perdite a livello produttivo.
I nastri trasportatori installati nell’industria mineraria sono sempre esposti a elevati livelli di stress: devono coprire lunghe distanze, movimentando materiali di grandi dimensioni e pesanti che cadono sulla copertura superiore, a volte fronteggiando materiali taglienti che possono causare lacerazioni e/o tagli.
Sicuramente, questi elevati livelli di stress possono richiedere interventi addizionali, come riparazioni, sostituzioni di alcune porzioni di nastro o inserzioni. Perciò, il miglior modo possibile per proteggere un nastro trasportatore in gomma è effettuare opportuna manutenzione e un’ordinaria pulizia.
La pulizia giornaliera o settimanale a livello di rulli, tamburi e pulegge o qualsiasi altro componente meccanico del sistema di trasporto è essenziale per evitare accumulazione del materiale in alcune aree che potrebbe cagionare problematiche connesse a perdita di spessore, deformazione dei bordi ma anche tagli sulla copertura superiore se il materiale dovesse rimanere bloccato in alcune aree.
La manutenzione è un’altra operazione che deve essere effettuata con estrema cura: controllare l’inclinazione dei raschiatori e la loro altezza rispetto alla copertura superiore del nastro, verificare l’inclinazione dei rulli, la corsa del contrappeso sono solo alcune delle attività cruciali che se ben eseguite ti permettono di incrementare il tempo di vita utile del nastro.
Se sei alla ricerca di un nastro trasportatore per l’industria mineraria, per favore, sii attento e cerca di metterti in contatto con il dipartimento tecnico di SIG per studiare la soluzione più adatta alle tue necessità.
Il reparto produttivo sarà in grado di fornirti un prodotto altamente qualitativo.
Email: sig@sig.it
Telefono: +39 0331 36 51 35
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